Fëdor Michajlovič Dostoevskij è stato un grande scrittore russo del XIX secolo. Nato il 11 novembre 1821 a Mosca, iniziò la sua carriera letteraria all'età di 24 anni. La sua opera più famosa è "Delitto e castigo", pubblicata nel 1866, che lo ha consacrato come uno dei maggiori autori russi di tutti i tempi.
La narrativa di Dostoevskij ha uno stile psicologico e filosofico, ed è caratterizzata da un'analisi approfondita delle emozioni umane, delle passioni e dei conflitti interiori. I suoi romanzi spesso esplorano temi come il peccato, la colpa, il pentimento e la redenzione. Alcuni dei suoi altri grandi lavori includono "I fratelli Karamazov" e "L'idiota".
Dostoevskij ha anche sperimentato alcuni problemi personali nella sua vita, inclusa una condanna a morte per la sua partecipazione a un circolo intellettuale politico. La sua pena fu successivamente commutata in lavori forzati in Siberia, esperienza che influenzò profondamente la sua visione del mondo e la sua scrittura.
La sua fama e influenza si estendono ben oltre la Russia e la sua opera è considerata fondamentale per la letteratura mondiale. Dostoevskij è spesso elogiato per la sua abilità nel creare personaggi complessi e realistici, che esplorano i più profondi lati dell'animo umano.
Dostoevskij è morto il 9 febbraio 1881 a San Pietroburgo, all'età di 59 anni, ma le sue opere continuano ad essere ammirate e studiate ancora oggi.
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